Edoardo Serafini morto schiacciato da una gru: rinviati a giudizio l’ad dell’azienda e due dirigenti
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Rinvio a giudizio è la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia nei confronti dell'amministratore delegato, di un dirigente e di un preposto della grande azienda agricola e zootecnica Maccarese Spa di Fiumicino, per la morte dell'operaio romano ventinovenne Edoardo Serafini. Per il pubblico ministero titolare del fascicolo Roberto Savelli i superiori gli avrebbero affidato un'attività manutentiva complessa e pericolosa, per la quale non aveva le competenze necessarie, né l'attrezzatura idonea. Il reato è di omicidio colposo, con l’aggravante di essere stato commesso con la violazione delle norme antinfortunistiche. L'incidente sul lavoro in cui è rimasto vittima Edoardo Serafini è avvenuto il 24 gennaio del 2024.
Edoardo Serafini morto per un trauma da schiacciamento
Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine i tre indagati secondo la Procura avrebbero affidato a Serafini un’attività non prevista, che richiedeva personale specificamente qualificato e senza dargli gli strumenti necessari, affinché lavorasse in sicurezza.
Serafini era regolarmente assunto dall'azienda, un operaio tecnico specializzato, diplomato all’istituto tecnico agrario "Garibaldi" di Roma, aveva seguito corsi di specializzazione anche all’estero, era esperto, oltre che appassionato, di trattori e mezzi agricoli, ma non aveva ricevuto una formazione specifica anche per l’intervento, che gli è stato affidato e che gli è risultato fatale.
Edoardo Serafini stava riparando una gru su di un autocarro Iveco, quando gli è caduta addosso, schiacciandolo. Dall'autopsia fatta sulla salma è emerso che il decesso è sopraggiunto per "trauma chiuso toracico e addominale da schiacciamento".
I famigliari di Edoardo vogliono fare luce sulla vicenda
I famigliari di Edoardo hanno sporto denuncia, assistiti dall'avvocato Lorenzo Marcovecchio di Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. Vogliono che sia fatta luce sulla vicenda, per capire se la sua morte sia riconducibile ad una tragica fatalità, oppure se si sarebbe potuta evitare agendo diversamente, e mettendolo nelle condizioni di lavorare in sicurezza. Il 16 aprile è in programma l'udienza per la costituzione della parte civile.